La Parenzana

La Parenzana

Est

Tutte le volte in cui penso di partire a viaggiare in bici penso sempre di indirizzare i copertoni verso oriente.

Forse per scoprire dove nasce il sole, forse per capire di più della culla della civiltà, forse per scavare nelle radici della linguistica, o forse per immergermi nel pentolone balcanico. E con questo, la fiera dei luoghi comuni sull'est è al completo.

Mezzi

Una bici normale per Silvia, una doppia per me e Diego; i nomi dei velocipedi sono Ciliegia e Prezin.

Il percorso

La Parenzana era una ferrovia, pensata con scarsa lungimiranza, tanto che venne chiusa dopo poche decine d'anni. Adesso è una ciclabile che permette di fare:

  • (seconda) colazione in Italia
  • pranzo in Slovenia
  • cena in Croazia

Ristorante Stazione Parenzana

Locomotrice "scatenata" presso il ristorante Stazione Parenzana

Il tracciato attuale è stato riadattato a pista ciclabile, dove la vecchia ferrovia non ha più un tracciato ci sono delle piste segnalate in modo esemplare. Il percorso fa mari e monti, con tratti sulla costa, altri fra i rilievi carsici dell'Istria.

Vista sulle saline di Sicciole

Vista sulle saline di Sicciole

Lungo la Parenzana

Lungo la Parenzana

Qualche informazione ciclistica

🇮🇹 Il tratto Italiano  è ridotto all'osso, poche parti sono sopravvissute all'urbanizzazione della zona portuale ed industriale, pertanto è preferibile partire da Muggia ed in breve svalicare il confine.

🇸🇮 Il tratto Sloveno è quasi tutto asfaltato, con lunghi tratti sul mare ed in corsia dedicata. Anche i tratti urbani sono magnificamente segnalati, con corsie per le sole biciclette separate da quelle per soli pedoni. C'è perfino una rotatoria per le sole bici (non facilissima da prendere con un tandem carico)

🇭🇷  Il tratto Croato è quello di gran lunga più lungo, quasi tutto sterrato. Prezin è stato dotato di copertoni scorrevoli e sottili (700x35) da cicloturismo, la manovrabilità non è il suo punto di forza ed in assetto da cicloturismo assume caratteristiche di ingovernabilità. Tuttavia si è difeso egregiamente in tutte le salite, in alcune discese era al limite, ma con calma siamo riusciti a fare tutto.

La nostra esperienza

Dopo due giorni a pedalare, durante il meritatissimo aperitivo, è stato il momento delle facezie:

Nel mezzo del pedalar di nostra via
ci ritorvammo a pedalar per una galleria oscura,
che la satellitar traccia era smarrita.

E quanto a dir qual è salita dura
Esto sterrato selvaggio et aspro e forte,
che nel pedalar rinova l'arsura!;

Festeggiamenti al termine della Parenzana.

Festeggiamenti al termine della Parenzana.

Primo giorno

Seconda colazione da "Ulcigrai" così da riprenderci dopo le ore di auto e per salutare Gino; arraffati gli ultimi pezzi dell'equipaggiamento alla Decathlon, abbiamo lasciato l'auto a Muggia e... siamo andati fino al Bricocenter a racimolare attrezzi per sistemare il tandem. La partenza è stata a rilento, tuttavia anche il meteo non invogliava a partire: vento, freddo e pioviggine non hanno reso la partenza piacevole, anzi: abbiamo tenuto le giacche fin dopo pranzo.

In tandem a Capodistria

In tandem a Capodistria

La prima tappa era comunque prevista essere corta, così da darci il tempo di arrivare a Muggia, di far fronte agli imprevisti e di guardarci attorno. 

Notte e cena alla Casa Romantica La Parenzana, personale accogliente e professionale, stuttura confortevole e ristorante superlativo. 

Cosa ci è piaciuto: la Casa Romantica, il malvasia ed il branzino, la gentilezza degli automobilisti, la cura delle ciclabili slovene, le gallerie.

Cosa non ci è piaciuto: il traffico di Capodistria.

Secondo giorno 

Dopo una colazione più che abbondante, si riparte in salita. Buje sfila alla destra, la cima Coppi è a Grisignana, ci diamo il tempo di visitarla, così da bere caffé, comprare un souvenir e gironzolare per l'affascinante borgo. 

Segue la discesa, sferragliamo sopra i viadotti, sui tratti meno lisci le borse sbattono, rimbalzano e schiamazzano contro il portapacchi, ma la struttura è solida. Lo sterrato ha qualche tratto impegnativo, il mezzo pesa tanto, non è preciso nella conduzione ed i copertoni hanno poco volume, il rischio di pizzicare è alto, tuttavia riducendo la velocità si riesce a passare. Una frana ha (recentemente?) chiuso un tratto di ciclabile, quindi si scende velocemente per asfalto e quindi la strada di fondovalle ci porta ad una birra rinvigorente.

Silvia e Ciliegia presso Montona

Silvia e Ciliegia presso Montona

Altra salita che aggira Montona, vista l'ora non facciamo una digressione a visitiare la cittadella; continuiamo fino a Visignana, dove pranziamo.

Repilca del locomotore a Visinada
Repilca del locomotore a Visinada

Da lì è tutta discesa fino a Parenzo. Ma non tutta la discesa è comoda, alcuni tratti ci fanno penare sia per la sassosità che per l'inerbimento. Infine: Thalassa, thalassa (cit. i 10'000 di Senofonte). E quindi gelato a Parenzo, giro per il centro, altri souvenir e poi qualche chilometro defaticante per andar a piantare la tenda in campeggio. Ed a placare l'arsura.

Cosa ci è piaciuto: Grisignana, Parenzo, i viadotti.

Cosa non ci è piaciuto: i tratti più incolti.

Diamo i numeri:

Giorno 1  | 57 km | +620 m | -470 m | 1,00 l di birra | 1,00 l di vino e qualche bicchierino

Giorno 2 | 79 km, | +810 m | -950 m | 2,50 l di birra | 0,90 l di vino e qualche bicchierino

Tirando le somme

Consigliabile? Sicuramente!

Con che bici? MTB, gravel o touring? La bici perfetta non esiste, ognuna è avvantaggiata in alcuni tratti e sfavorita in altri, complessivamente quelle da touring, quali Prezin, sono le meno consigliate.

Segmento migliore? Da Sicciole a Visinada. Il più autentico e caratteristico.

Una curiosità che ci ha perplesso? Dopo decenni di turismo tedesco ed italiano, ora la maggior parte dei cartelli turistici sono in inglese.

La frana ci ha privato di uno dei tratti più caratteristici di Parenzana, non abbiamo visitato Montona e Buie, quindi abbiamo motivi per tornare! Magari facendo il percorso alla rovescia. 

Mettere foto dell'adesivo

E da Parenzo a Muggia? Quella è un'altra storia.

Commenti