Triglav 2864 m - la Mecca degli sloveni

Triglav 2864 m - settembre 2016

La Mecca degli sloveni

I have been first a student and after a researcher(*) of the University of Trieste, I spent most of my free time in Slovenia, walking and riding the bicycle up and down the “hills” of Karst. I met a lot of Slovenian people: on Saturday children had lessons on the mountains, on Sunday there were plenty of families. After some years I knew some Slovenes and they discovered my passion for the mountains, therefore they started talking about Triglav, the mountain that every true Slovenes (mountaineer) has to reach the summit. In my eyes there were the pictures (analogical, not digital) of my father in Julian Alps, mountains green and gray with a blue shade. And… I started to collect descriptions, maps, thumb rules and, above all, will to try to summit Triglav.
Ten and more years after… a friend of mine sent me a message: “next weekend Triglav, do you want to be with us?” Obviously I accepted and I checked the database of tips and maps, in few hours I read about the legend of Zlatorog, about Kugy, about the Triglavski Narodni Park (the park extension is 4% of the whole Slovenia), about the performances on the Severna Stena (North face of Triglav), …
Quando ero prima uno studente e poi un ricercatore(*) dell’Università di Trieste, passavo la maggior parte del mio tempo libero in Slovenia, camminando e pedalando su e giù per le “colline” del Carso. Incontravo un sacco di Sloveni: il sabato i bambini facevano lezione in montagna, la domenica era pieno di famiglie. Dopo un po’ di anni ho conosciuto qualche sloveno e loro hanno scoperto la mia passione per le montagne cosicché hanno iniziato a parlarmi del Triglav, la montagna di cui ogni vero (alpinista) sloveno deve raggiungere la cima. Nei miei occhi scorrevano le immagini (analogiche, non digitali) scattate da mio padre nelle Alpi Giulie; montagne verdi e grigie con una sfumatura bluastra. Ed… ho iniziato a raccogliere descrizioni, cartine, consigli e soprattutto voglia di andare sul Triglav.
Dopo oltre dieci anni … un’amica mi scrive un messaggio: “prossimo fine settimana Triglav, vieni con noi?” Ovviamente ho accettato ed ho controllato l’archivio di consigli e carte, in un attimo ho (ri-)letto un po’ della leggenda di Zlatorog, di Kugy, del Triglavski Narodni Park (l’estensione del parco è il 4% dell’intera Slovenia), delle imprese sulla Severna Stena (parete nord del Triglav), …

Severna Stena and Spomenik padlim partizanom (northern wall of Triglav and monument to remind dead partisan mountaineers - parete nord del Triglav e monumento agli alpinisti partigiani)
Tominšek via ferrata
Along Tominšek route/sul sentiero Tominšek
A lot of people on the ridge between Trigalv and Mali Triglav/fila indiana sulla cresta tra il Triglav ed il Mali Triglav
Dom Valentina Stanica
Along Kredarica ridge /sulla cresta del Kredarica
Along Kredarica ridge /sulla cresta del Kredarica
Sometimes the expectation is higher than the reality, in particular if you have to wait years to realize the dream, but after 10 years of expectation, the hiking-trip on Triglav was better than my expectation. We were lucky, we found perfect weather (in Julian Alps nice weather is all but common), perfect route planning, perfect route modifications (yeah, we love alternatives), perfect beers, perfect dishes (I love jota) and above all, perfect friends (also the waitress was… perfect).
Now the little slovenian splinter of my soul is satisfied.
Talvolta le aspettative superano la realtà, in particolar modo quando si aspettano anni per concretizzare i propri sogni, ma dopo 10 anni di aspettativa, l’escursione sul Triglav ha superato le mie aspettative. Siamo stati fortunati, abbiamo avuto un tempo perfetto (nelle Alpi Giulie non è affatto scontato), un itinerario perfetto, svariate modifiche all’itinerario perfette (sì, amiamo fare varianti), birre perfette, pranzi perfetti (amo la jota) e soprattutto, amici perfetti (anche la barista era… perfetta).
Adesso quella piccola scheggia slovena del mio animo è soddisfatta. 
Me on the top, with Cadin flag/Io sulla cima con la bandiera del Cadin
Sunset/tramonto
Dawn/aurora
People welcame the sun/saluto al sole
Despite my studies, on the summit of Triglav I learnt a new tradition: an old slovenian mountaineer asked me a rope, we were on the summit, a large dome where ropes are not useful, therefore my face had an interrogative expression. He explained us that mountaineers that summited Triglav for the first time have to be lash three times on the back while the body is inside the Aljažev Stolp. Obviously we respected the local tradition.
Nonostante i miei studi e le mie ricerche, in cima al Triglav ho imparato una nuova tradizione: un vecchio alpinista sloveno mi ha chiesto in prestito una corda, eravamo sulla cima, una larga cupola dove le corde non sono utili, pertanto avevo una espressione interrogativa. Ci ha spiegato che gli alpinisti che raggiungono la cima per la prima volta debbono essere frustati tre volte mentre il corpo è all'interno della Aljažev Stolp. Ovviamente ci siamo adeguati alla tradizione locale.
Mali Triglav & Triglav
On the Triglav ridge/sulla cresta del Triglav
On the Triglav ridge/sulla cresta del Triglav
On the Triglav ridge/sulla cresta del Triglav
On the Triglav ridge, looking back/sulla cresta del Triglav, guardando indietro
A short description about the route (GPS track is available on request):
First day (+1620 m, -100 m, 7 km): We parked the cars in Vrata valley and we had a coffee at Aljažev dom, near Spomenik padlim partizanom (monument to remind dead partisan mountaineers) we started to walk in a very steep wood on the trail Tominšek. The trail is not a via ferrata as in Dolomites, there are some facilitations, some sections with a metallic rope, steps carved in the rock; in any way we wore the helmets and the harnesses. On the karstic plateau we walked to Dom Valentina Stanica (unfortunately it was closed), then we followed the very nice ridge of Kredarica and we descented to the very big mountain hut Triglavski dom. Beers, jota, palacinka, a nice sunset and a bed.
Triglavski dom
Second day (+800, -2320, 17 km): We had a breakfast looking a beautiful dawn then we started to walk on the east ridge of Mali Triglav, than to the main summit: Triglav! After congratulations and cheers, we followed an old mountaineer along the loose rocks of the west ridge, then we went to the mountain hut Dom Planika (jota & beer). A lot of up and down along the plateau carried us (Tržaška) koca na Dolicu. After a coffee we started to descent to Trenta Valley walking on a mule track built in the ‘20s, when the area was borderline. And… we ascent along another mule trak to the saddle Luknja. A fast descent on gravel and a slippery trail in the wood brought as to the monument, the first mountain hut and to the cars.
Selfie on the summit/Selfie di vetta
Along west ridge/Sulla cresta ovest
Along west ridge/Sulla cresta ovest
Along west ridge/Sulla cresta ovest
Along west ridge/Sulla cresta ovest
At the feet of the west ridge/Ai piedi della cresta ovest
Breve descrizione del percorso (traccia GPS disponibile su richiesta):
Primo giorno (+1620 m, -100 m, 7 km): Abbiamo parcheggiato le auto in fondo alla valle di Vrata quindi abbiamo sorseggiato un caffè al Aljažev dom; presso il Spomenik padlim partizanom (monumento agli alpinisti partigiani deceduti) abbiamo iniziato a salire ripidamente seguendo il “sentiero” Tominšek. Il sentiero non è una via ferrata come in Dolomiti, ci sono alcuni pioli, dei tratti attrezzati con cavi metallici e gradini scavati nella roccia, in ogni caso abbiamo indossato il casco e l’imbragatura. Arrivati sull’altipiano, siamo andati verso il rifugio Valentina Stanica (sfortunatamente chiuso),  quindi abbiamo seguito la cresta del Kredarica ed infine una breve discesa al grande rifugio Triglavski dom. Birre, jota, palacinka, un bel tramonto ed un letto.
Grossglockner as seen from the summit/Il Grossglockner visto dalla cima
Dom Planica
Dom Planica/Rifugio stella alpina
 Secondo giorno (+800, -2320 m, 17 km): Colazione con vista su di una splendida alba, quindi abbiamo iniziato a salire la cresta Est del Mali Triglav e poi verso la cima principale, l’agognato Triglav! Dopo i saluti e le congratulazioni, abbiamo seguito un vecchio alpinista lungo la cresta ovest (una delle varianti) su roccia sporca, quindi abbiamo fatta tappa al Dom Planika (rifugio Stella alpina) dove ci siamo rifocillati (jota & birra). Un bel po’ di su e giù sull’altipiano ci hanno portato al (Tržaška) koca na Dolicu. Dopo un caffè siamo scesi verso la Val Trenta su di una mulattiera costruita quando la zona era di frontiera. Quindi… siamo saliti su di un’altra mulattiera alla forcella Luknja. La successiva discesa, veloce su ghiaione ed poi su un sentiero scivoloso nel bosco, ci ha depositato presso il monumento ed in breve al primo rifugio ed alle auto.
Route to Tržašca koca/Sentiero per la Tržašca koca.
to Tržašca koca/verso la Tržašca koca.
Tržašca koca
Walking down on a mule track to Trenta Valley/Camminando giù per una mulattiera verso la Val Trenta
Walking down on a mule track to Trenta Valley/Camminando giù per una mulattiera verso la Val Trenta
Kanjavec wall/parete del Kanjavec
Walking upon a mule track to Luknja saddle/Camminando su per una mulattiera verso laforcella Luknja
Walking upon a mule track to Luknja saddle/Camminando su per una mulattiera verso laforcella Luknja
Vrata Valley from Luknja saddle/Val di Vrata dalla forcella Luknja
Curiosities:
Triglav: it's a symbol of Slovenia, it's the higher mountain and it is represented on the national flag and on a coin.
Aljažev Stolp: it means tower of Aljažev, the priest and mountaineer that organized and managed to put a shelter on the summit of Triglav in 1895. The building and the surroundings are a site of national cultural importance.
Severna Stena: it’s the north face of Triglav, a wall to 1050 m high and 3 km wide. Gargantuan. It’s a wall of Dachstein limestone.
Zeleni sneg: green snowfield. The glacier of Triglav, it was the biggest one in Slovenia, now I don't know.
Curiosità
Triglav: è un simbolo della Slovenia, è la montagna più alta ed è rappresentata sulla bandiera nazionale e su di una moneta.
Aljažev Stolp: significa torre di Aljažv, il prete ed alpinista che ideò ed organizzò di mettere un bivacco sulla cima del Triglav nel 1895. La struttura e la zona circostante è un monumento nazionale.
Severna Stena: la partete nord del triglav, una parete alta fino a 1050 me e larga 3 km. Mastodontica. E' una parere di calcare del Dachstein.
Zeleni sneg: nevaio verde. Il ghiacciaio del Triglav, era il maggiore della Slovenia, ora non saprei.
Zeleni sneg, side view/vista laterale
Zeleni seng, aerial view/vista aerea
* I worked in the University of Trieste to perform some research, but, from an administrative point of view I couldn’t (and can’t) be considered a researcher.
* Ho lavorato presso l'Università di Trieste svolgendo attività di ricerca, ma, dal punto di vista amministrativo non potevo (e non posso) essere considerato un ricercatore.
Jalovec, next dream or goal?/Jalovec, prossimo sogno o meta?

Commenti

  1. Ci sono stata l'anno scorso, quest'anno sono all'hotel gran risa https://www.savoy-altabadia.it/it/hotel/pista-gran-risa

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