In tandem a vedere "Nausicaä della Valle del vento"

In Tandem a vedere "Nausicaä della Valle del vento" - ottobre 2015

Cicloturismo in Sud Tirolo, Osttirol, Friuli Venezia Giulia, Kärnten

io: "Vado a fare un giro in bici"
Diego: "E cosa c'è di tanto particolare"
io: "Farò il cicloturista: niente sentieri, una settimana con portapacchi e borse"
Diego: "Beh, vengo anch'io, e ci andiamo in tandem"

E così in una sera al bar è nata l'idea di andare a fare una ciclovacanza, non senza notevoli perplessità e dubbi, nessuno di noi due aveva mai fatto una cosa simile (la transalp di Agosto ha caratteristiche completamente diverse), non avevo mai guidato un tandem, e le ferie non coincidevano.

La cosa fondamentale, cioè partire, era stata decisa, mancava ancora il quando ed il dove, per cui su Skype si è susseguita una sequenza di battute.
Diego: “Partiamo la prossima settimana?
io: “no, ho una riunione con un cliente importante, ma quella dopo sono libero
Diego: “quella dopo è l'unica in cui abbia un impegno, vado all'EXPO e poi ad un concerto
io: “quella dopo ancora dovrò illustrare un progetto ad alle amministrazioni, facciamo la prima settimana di Ottobre e non se ne parli più
Diego: “Ok, e dove andiamo?
io: “Mah, pensavo di andare verso est, magari fare la Drava fino a Maribor, poi decidere se andare in su verso Graz, in giù verso Lubiana o cosa fare. Ma dovrei capire che ciclabili e quali treni ci sono.
Diego: “Ottimo, bella idea
Quindi dopo aver deciso di partire, quando partire e avere una direzione in cui andare mi accorsi di un impegno… Per i trent'anni dello Studio Ghibli è stato ridoppiato il film Nausicaä della Valle del Vento e proprio in quella settimana è trasmesso addirittura al cinema.
Inizio a fare le fusa al solo pensiero di vedere quel capolavoro al cinema, urge un cambiamento del percorso, per fortuna che lo scopo di una ciclovacanza non è raggiungere una meta precisa, ma è il viaggiare stesso, pertanto cerco un cinema che sia nella direzione desiderata, ossia est, il più vicino è vicino ad Udine a Pradamano.
In un attimo disegno le possibili tappe, le prime attraverso le Alpi e le prealpi Carniche, quindi nella alta pianura friulana, quindi attraverso le Alpi Giulie per piombare a Villach e di lì risalire la Drava, invio il programma scrivendo: “ecco un'idea del giro, ma le tappe quasi sicuramente saranno completamente diverse”, e così fu!
Deciso il partire, il quando ed il dove inizia la parte logistica, per cui attingo a piene mani dal sito e dal libro di life in travel e per il resto mi affido all'improvvisazione ed alle nostre capacità di adattamento, il tandem è da noleggiate, ma ho un buon portapacchi, due borse posteriori e quella da manubrio, in casa testo il fornelletto ad alcool (costruito come descritto qui) e visti i risultati lo infilo nella borsa assieme alle cose da campeggio, i vestiti da viaggio li piazzo in uno zaino.
L'unica tappa certa sarà a Pradamano, pertanto cercando un alloggio, capito sul sito del B&B Villa Ottelio, il posto sembra interessante ed economico, quindi prenoto (come scritto dopo i gestori, la villa, il giardino, la colazione non sono interessanti, ma eccezionali).
Arriva il giorno fissato per la partenza, pronti, via!
Anzi no, prima facciamo diventare matti i meccanici di Papin (il noleggio del tandem), togliamo le selle e mettiamo le nostre, montiamo portapacchi, parafango, portaborraccia, luci anteriori e posteriori, agganciamo le borse, leghiamo la tenda ed materassini e finalmente siamo liberi!

1o giorno, 1a tappa: da San Candido a Kötschach

Il primo impatto con il tandem non è dei migliori, abbiamo una pessima coordinazione, il mezzo è pesante e le prime curve strette per uscire dal paese ci impegnano notevolmente, però arrivati in ciclabile filiamo come un treno. E questo è proprio il mezzo a cui può essere paragonato un tandem… è lungo, non ama le curve strette, le frenate brusche e le ripartenze, ma con strada dritta e su pendenze blande sviluppa velocità notevoli e mangia chilometri come niente fosse.
Prima tappa - merenda sulla panchina
Scendiamo un po' lungo la Drava, una deviazione su sterrato ci rende la vita difficile e ci indirizza verso Kartisch, abbandoniamo la rassicurante e filante ciclabile della Drava ed iniziamo la ascesa alla Kartitscher Sattel 1530 m (sella di Kartisch) nella valle del Gail, in salita fatichiamo parecchio, sia per il peso trasportato, sia per salire con lo stesso passo, ma soprattutto per stare in equilibrio senza ciondolare verso i centro della carreggiata, per fortuna la strada è poco frequentata. Il passo lo raggiungiamo tutto sommato agevolmente, immaginiamo una lunga discesa, mah… ci sono numerosissime contropendenze, alcune lunghe, altre ripide. A Santa Maria Luggau troviamo un negozio di alimentari aperto di sabato alle 14, quindi ci rifocilliamo e facciamo spesa per la sera. Continuando la discesa e le numerose brevi risalite affrontiamo i primi tornanti in tandem, tutto sommato non si comporta male.
Arriviamo a Kötschac nel primo pomeriggio, sentiamo alcune gocce portate dal vento ed alzando lo sguardo verso sud vediamo le nuvole nere proprio dove dovrebbe esserci il passo, la pioggia in salita non darebbe particolari problemi, ma la discesa ci preoccupa un po', inoltre dobbiamo cercare un posto dove passare un intero giorno di pioggia. Per fortuna che proprio dove siamo c'è un campeggio, l'Alpencamp, da fuori sembra ordinato e pulito, il gestore è simpatico e ci offre un bicchiere di succo di mele prodotta da lui ed una bottiglia di birra Loncium prodotta in loco, quindi ci illustra le meraviglie del campeggio: WiFi velocissima, centro benessere, raccolta differenziata molto efficiente, energia rinnovabile per tutto il campeggio.
Birra per festeggiare la tenda.
Ovviamente la cosa che ci interessa di più sono le birre, quindi ne prendiamo una confezione e piazziamo la tenda, facciamo una doccia in un bagno riscaldato fin troppo e quindi ci scoliamo una birra, cuciniamo, mangiamo, beviamo una birra e dopo l'ultima ci ritiriamo a dormire.

2o giorno: a Kötschac sotto la pioggia

Al risveglio piove, quindi facciamo colazione con calma e quindi facciamo un giro in centro, ci infiliamo in una pasticceria e facciamo merenda, quindi visitiamo il centro e la chiesa. In essa ci sono tre balacchini con una corone di fiori, una composizione di frutta e verdura ed una corona di erbe. E' giornata di festa grande, uomini e donne vanno in giro con il costume tradizionale, noi andiamo a bere un aperitivo nella stessa pasticceria di prima.
Cucina in campeggio
Dopo pranzo in campeggio ci incamminiamo nuovamente in centro, ma una schiarita ci fa tornare indietro per mettere le cose ad asciugare.
Il pomeriggio se ne va con altre birre prodotte nel campeggio, un po' leggendo, un po' chiacchierando.
Alla sera ci rechiamo al ristorante vicino alla tenda, il gestore del campeggio ci ha avvisato che la specialità sono i cordon bleu, li proviamo, effettivamente sono ottimi.
Andiamo a dormire sotto la pioggia, speranzosi per il giorno successivo.

3o giorno, 2a tappa: da Kötschac a Pradamano

Per rispettare la prenotazione dovremmo fare il doppio dei chilometri del primo giorno, sono alquanto scettico di riuscirci, Diego invece è fiducioso, ed avrà ragione.
Riempiano le borracce con il succo di mela del campeggio e partiamo, la prima parte della giornata se ne va per la salita al Passo Monte Croce Carnico / Plöcken Pass 1360 m in un'aria frizzante, quasi fredda.

Sulle ultime rampe in galleria finiamo i cambi disponibili, stantuffiamo sui pedali e sbuffiamo come due locomotori a carbone, comunque ci mangiamo i 700 m di dislivello in un'ora e mezza, quindi un tempo rispettabilissimo.

Passo Monte Croce Carnico / Plöcken Pass 1360 m
Una foto sul punto più alto del giro ed iniziamo la picchiata assolata verso Timau. La strada si attorciglia su se stessa con numerosi tornanti, alcuni bagnati, alcuni in galleria, ma li superiamo senza problemi, dal centro fondo in poi la strada è larga e rettilinea per cui filiamo come un razzo pedalando raramente, viste la caratteristiche della strada decidiamo di ignorare la deviazione sulla ciclabile, ma poco dopo ad Arta Terme la strada si stringe ed una betoniera ci fa il pelo e ci fa rimpiangere di non essere dall'altra parte del torrente Bût.
Breve tappa a Tolmezzo per bere caffè al Tillys pub, e ripartiamo in direzione di Cavazzo, invece di percorrere la strada provinciale fino al lago, seguiamo la ciclabile che scorre sulla sponda destra del Tagliamento (cicloviaFVG 8 – della montagna Carnica). E' bellissima, ben tenuta e presenta curve ampie, brevi gallerie, scorci panoramici e fronde che riparano dal sole (il Ottobre non è una caratteristica particolarmente apprezzabile), in poco arriviamo a Bordano, il paese della farfalle. “Purtroppo” non abbiamo il tempo per visitare le serre con farfalle di tutto il mondo, dobbiamo arrivare a Pradamano, il cinema ci aspetta.
La ciclovia FVG 1, tratto italiano della ciclovia AlpeAdria, passa per il centro di Udine, ma l'idea di guidare il tandem nel traffico ci fa deviare su altre strade. Puntiamo il mezzo in direzione di Artegna ed il GPS ci cala sulla ciclabile “delle rogge”, ma i numerosi tratti sterrati con profonde buche e pozzanghere non ci fa apprezzare particolarmente quest'itinerario ciclabile. Comunque in poco giungiamo a Pradamano e veniamo accolti da Mercede e Antonino, i gentilissimi proprietari del B&B Villa Ottelio (se dovete dormire in zona Udine andate lì, non rimarrete delusi). Siamo soddisfati di aver macinato oltre 120 km ed aver scalato un nuovo passo, ma siamo sporchi ed affamati, il primo problema lo risolviamo con una doccia ristoratrice, il secondo ci spiazza un po' in quanto a Pradamano il lunedì molti esercizi sono chiusi, per fortuna vicino al cinema c'è il Tex Grill , che espone un cartello “carne argentina”. Lo stile del locale è incentrato sul Texas dei western, ma servono comunque asado (coste di toro), lo accompagnano con una bottiglia da litro di rosso (bottiglia friulana?).
Asado e rosso
Puliti, rimpinzati e dissetati attraversiamo il piazzale ed entriamo al cinema, prendiamo posto ed inizia il film.
Bellissimo, sullo schermo grande la definizione è magnifica, il nuovo ridoppiaggio ha migliorato le traduzioni, rispetta un po' le intonazioni della prima traduzione, quindi non lo stravolge. Una altra differenza che ho notato è che tutti i suoni ambientali si possono udire molto più distintamente. Vado in brodo di giuggiole e mi gusto il film (per i miei accaniti lettori c'è solo il trailer).


Gli altri giorni della ciclovacanza:
In tandem risalendo la Alpe Adria, da Pradamano (UD) a Villach - link
In tandem risalendo la Drava, da Villach a San Candidolink
Cicloviggio in tandem 2015, dati nudi e crudi delle tappe Sudtitolo, Osttitol, Carnia, Udine, Gemonese, Canal del Ferro, Val Canale, Tarvisiano, Kärntenlink

Carta del percorso, delle tappe e di alcuni punti interessanti

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