Graa del Pomagagnon - marzo 2016
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Salendo in Val Pomagagnon |
Ci sono gite sci-alpinistiche che sono logiche e sotto gli occhi di tutti, ma le condizioni per farle si verificano solo per pochi giorni all'anno. Ad esempio la discesa della Graa del Pomagagnon richiede che ci sia abbastanza neve per coprire i mughi della parte bassa, inoltre la neve deve essere sufficientemente assestata per evitare di sfondare fra gli infidi rami della "baranciera".
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Quantità di neve presente |
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Sciare sopra i mughi |
Ma non si può aspettare troppo, sul ghiaione esposto a sud la fusione del manto nevoso è particolarmente veloce ed in men che non si dica appaiono lingue di ghiaia, considerando le temperature presenti e la quantità di neve presente, probabilmente abbiamo indovinato l'ultimo o il penultimo giorno in cui si riusciva a non togliere mai gli sci.
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Discesa sul firn |
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Un po' di ghiaia |
Durante la salita si riesce ad ammirare in quasi la sua interezza un canale che ha un periodo buono per percorrerlo ancora più breve, è il coloratissimo canale del
Buš de r'Ancona sciato con massima soddisfazione un paio di anni fa. Al contrario dei canali orientati a nord, algidi e con toni bluastri, sia quello del
Buš de r'Ancona che quello della Graa del Pomagaagon hanno colori solari, dove predominano il giallo ed il rosso, purtroppo i colori si vedono anche sopra la neve, qualche sasso che rotola dalle pareti lo si vede sempre.
Quest'anno oltre al fatto di essere scesi dalla forcella Pomagagnon su di un firn commovente, c'è stato il regalo di poter scendere dalla forcella fra il Campanile Dimai e la Punta della Croce a sfaria.
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Sfaria a Nord |
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Cercando la linea migliore per passare nella baranciera |
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