Col Visentin 1764 m: il mare

"Thalassa! Thalassa!", urlarono i diecimila soldati greci di Senofonte quando capirono che le loro peripezie erano prossime alla conclusione.

Col Visentin 1764 m - febbraio 2016 

Graziose antenne sulla cima del Col Visentin

Non  capita spesso di raggiungere una cima in gennaio in bici (link) ed in febbraio con gli sci, ma quest'anno è andata così. E di nuovo ho visto il mare.
"Thalassa! Thalassa!": laguna veneta vista dalla cima.
Ho deciso di partire dalla fontana di Ronce perché mi piace sciare sui prati fra sterpi e chiazze d'erba, poi da case Valdart ho seguito la via classica dello spallone nord.
Panorama notevole su Belluno, la Val Belluna e le Dolomiti, facilmente individuabili l'Agner, la Marmolada, la Schiara, il Pelf, il Serva, il Sorapis, l'Antelao, il Duranno e tutte le cime dell'Alpago, con un po' di difficoltà maggiore si riescono a riconoscere altre cime.
Belluno, Schiara, Pelf.
In salita ho aggirato le graziose antenne sul lato ovest, ma con la neve dura c'era un po' di pericolo di scivolare fino in fondo all'imbuto di Val dell'Ospedale (forse il toponimo non è corretto).
Smog veneto nella pianura veneta
Spellato, fatto foto, aggirato le graziose antenne sul lato est (più sicuro), discesa divertente sullo spallone, nel bosco la discesa è circense, si deve scendere con circospezione e fare qualche numero da circo fra sassi scoperti, radici, virgulti di noccioli.
Lo spallone appena disceso.
Ombre lunghe = neve da dentiera
Case Valdart e Val Belluna.

Per divertenti prati alla fontana a Ronce.
Il giro è stato F&F (Fast & Furious), o per meglio dire è stato DO&DP (de oga & de prescia), prima di andare a lavorare, motivo per cui ho iniziato a scendere prima delle 9:00 su neve da dentiera, rigelata e non ammorbidita dal sole.
Dopo un veloce cambio d'abiti mi sono fiondato negli uffici della provincia a discutere di un progetto, fuori dalle finestre occhieggiava la cima.
Col Visentin visto da Belluno.

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