Tira più una pelle di foca che ...

Passo del Cristallo 2808 m

Ieri ho passato una grandiosa mattinata sciando sul Bivera, la sera ho partecipato alla gara più edonistica delle Dolomiti: la "Doi gote su par pista", si sale con calma perché non vince il primo, bensì il tempo medio, a metà si deve bere uno (o più) bicchiere/i di vin brulé. Infine cena al rifugio Dibona e quindi qualche birra al banco con il panorama allietato da due cubiste. Per chi frequenta le montagne e non le discoteche è un panorama diverso dal solito, sicuramente interessante!
Dopo qualche ora di sonno (meno ore di sonno delle birre bevute) suona la sveglia e quindi partenza per la traversata del Passo del Cristallo.
In salita troviamo più neve del previsto, neve con crosta non portante, quindi saliamo un po' con gli sci ai piedi, poi senza, poi di nuovo con, ... Con un po' di tribolazione arriviamo a Col de Varda (non quello di Misurina, è un altro colle), e ci fermiamo al Sas de ra merenda, (toponimo, o forse sassonimo, coniato da me stesso medesimo, chi farà la salita estiva al Cristallo o al Piz Popena per la cresta degli inglesi capirà di quale sasso sto parlando) dove facciamo merenda. Finalmente si vede bene la parte alta della salita, prima dei traversi non simpatici e quindi un lungo vallone da salire.

Graa de Cirijeres.
 Alle spalle occhieggia il gruppo del Sorapis, in particolare le Cime di Marcuoira, sulle quali sono stato recentemente con gli sci. Si vede molto bene il canale fra le due cime e noto che le mie supposizioni erano esatte: quest'anno il salto non è coperto, pertanto la discesa richiede di togliere gli sci ed una calata a corda doppia (o forse una arrampicata in discesa).
Cime di Marcuoira, il canale fra le cime quest'anno non è interamente sciabile, a destra il canale che ho salito e sceso.
Iniziamo a salire e quindi facciamo i traversi, il primo vallone a piedi, gli altri con i rampant su neve un po' marcia. I traversi non sono simpatici, ma sono panoramici.
Traverso con panorama sul Sorapis (e sul Pelmo).
 Alla base del ghiaione (Graa de Cirijeres) le pelli sono oramai fradice e raccolgono quel millimetro di neve fresca (ieri c'era stato un breve scroscio) e fredda, in breve ho uno zoccolo più alto dei rampant. L'unica soluzione è caricare gli sci sullo zaino e salire a piedi, ogni tanto sprofondando più del voluto. Il caldo e la fatica mi fanno sudare le birre del giorno precedente, sembro un formaggio al sole: sudato e puzzolente, ogni tanto impreco alle pelli di foca che (at)tirano la neve fredda.
Poco sotto la forcella la pendenza si impenna, quindi anche Giovanni calza i ramponi e sfoderiamo la piccozza.
Ultimo tratto ripido.
La discesa sull'altro versante è su neve pressata e sciabile nel primo tratto, poi diventa crostosa o marcia (e gli strapazzi del giorno precedente non aiutano a sciare). Imponenti e tuonanti valanghe scendono dalla cima de ra Costabela e del Cristallo di Mezzo, la potenza che hanno è spettacolare.

A sinistra il Passo del Cristallo, al centro il canale Nord, a destra una slavina da caldo.
 Il circo del Cristallo e del Piz Popena sono magnifici, tracce qua e là, sia di salita che di discesa.
Traccia verso forcella Michele (o forcella Cristallino).
Superiamo la strettoia di Val Fonda con i ramponi ai piedi e quindi con una sciata di sopravvivenza percorriamo tutto la Val Fonda (due brevi tratti a piedi per guadare il rio).
Nell'archivio del sito Over The Top è qua.

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