Sul Cesen come Clint Eastwood

Orsere 1496 m, Cesen 1570 m, Zogo (o Doc) 1394 m - marzo 2016

Archeologia: skilift.
Un cowboy, una piazza, un pistolero che imbraccia un fucile e spara. Il cowboy cade e si rialza, urla qualcosa, altro sparo. Si rialza e urla nuovamente, e poi ancora ed ancora.
Sciare sul Cesen mi ha fatto ricordare questa scena, soprattutto a cosa viene urlato nel film “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone: Al cuore, Ramon, al cuore!

Dopo aver sciato in un meraviglioso bosco di faggi e nello splendido bosco di conifere miste, risulta difficile apprezzare le boscaglie del Cesen, forse Dino Dibona avrebbe detto che non ho osservato sufficientemente. Di fatto, durante il giro continuavo a sentire gli alberi parlarsi fra di loro con accento tex-mex: al cuore Ramon, alle caviglie Ramon, al braccio destro Ramon, alla faccia Ramon, …
Ci sono innumerevoli alberi piegati, flessi, curvati,  spezzati, rotti, schiantati e così via, per cui sono stato percosso, frustato, randellato dai rami degli alberi molteplici volte!
Muro di verzura da sfondare
Nonostante abbia trovato condizioni non particolarmente interessanti, il giro è interessante, ho approfittato a piene mani della descrizione su OTT (grazie ai tracciatori/relatori). Da Milies si sale fino ad un bivacco che è anomalo, non è classificabile come "semibotte" in quanto è una intera botte, in senso letterale! E' evidente la vicinanza a Valdobbiadene ed alle sue stupende cantine di prosecco.

"bivacco a botte"
Dai prati del monte Orsere si ha un gran colpo d'occhio sulla pianura trevigiana, con il serpente ghiaioso del Piave, il Montello ed in fondo la laguna ed il mare. Purtroppo il cielo si stava rannuvolando ed a grande distanza la visibilità era peggiore che dal Visentin.
fiume Piave dal monte Orsere
Sulla cima del monte Orsere c'è un esempio di archeologia: i resti di uno skilift. La imminente bufera hanno dato alla fotografia dei colori particolarmente drammatici (foto d'apertura).

In ogni caso la discesa nel boschetto dello skilift, benché breve, è risultata particolarmente appagante.
Boschetto breve ed appagante

Dopo aver ripellato ed aver ripreso a salire verso il Cesen iniziano a volteggiare i fiocchi, poi inizio ad avvertire il vento, sulla tondeggiante cima il vento è particolarmente fastidioso e la visibilità compromessa, comunque imbocco, o più propriamente imbrocco, la discesa sul costone nord-ovest e risco a vedere l'ultima elevazione della giornata ed il punto di arrivo, ossia il monte Zogo (o Doc) e Milies.
Itinerario da fare
La risalita è molto breve e me la mangio in un attimo, una fugace apparizione del sole permette anche di apprezzare il giro fatto.
Monte Orsere (a dx) e Cesen (a sinistra) con l'indicazione del giro fatto dalla cima del Zogo
Qualche curva a firn commovente verso un albero isolato ed una lama d'acqua mi risollevano dal fatto di aver trovato neve poco divertente.
Albero solitario
Infine stradina, a mio avviso un po' noiosa, verso Milies, purtroppo c'erano fasce di 50 m di alberi schiantati, quindi si è reso necessario un po' di cava e metti per "sfondare il muro di verzura" (cit. Salgari)
Altra vista del percorso fatto da Milies

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