Cadini di Misurina, una forcella poco nota ma di "lusso"

Forcella Campanile di Pogoffa

Salendo a Forcella della Neve si nota sulla destra un canale molto stretto ed incassato, sembra inoltre presentare un salto roccioso.
A sinistra la Forcella della Neve, al centro lo stretto canale di forcella del Campanile di Pogoffa, a destra il pendio che sale a forcella Pogoffa.
Dalla Forcella del Diavolo si nota che il canale invece è continuo e nella parte alta si allarga.
Oggi sono andato a vedere com'è il canale, in effetti è stretto ma non strettissimo.
Parte più stretta del canale. Dietro si vede la Torre del Diavolo.

Anche la fascia rocciosa è superabile facilmente.
In primo piano la fascia di roccia.
Dopo il canale si allarga un po' e non è più così claustrofobico, anzi si sdoppia e così prima salgo a destra, ma da lì non riesco a vedere nulla, eccetto dei ghiaccioli con galaverna (nuovo gusto da proporre al MIG di Longarone).
Ghiaccioli con galaverna.
Mi abbasso di qualche metro e traverso all'altra forcella, molto più ampia e panoramica sulle Marmarole ed il Sorapis. Al centro appare il campanile che da il nome alla forcella.
Il campanile di Pogoffa divide le Marmarole dal Sorapis.
Anche qui la galaverna ha fatto dei ricami molto belli da vedere.
Ricami di neve.
Galaverna ed il campanile di Pogoffa.

La discesa inizialmente è ripida e stretta, per fortuna qualcuno è già passato ed ha derapato e lisciato un po' la neve.
Faccio tre-quattro curve ed un attacco si apre (forse c'era ghiaccio nella sede metallica del perno), cerco di fermarmi, ma non riesco a caricare bene l'altro sci, in breve inizio a scivolare, mi giro, mi rigiro, finalmente riesco a piantare gli scarponi nella neve. Ma... una spalla mi è uscita dalla sede, è la seconda volta che mi capita.
Ragiono un momento, vedo che uno sci ed i  bastoni sono poco sopra di me, un altro sci invece è molto più a valle. Agli sci penserò dopo, chiamo il 118, comunico chi sono, dove sono e in che condizioni sono.Dopo la tranquillizzante risposta chiamo casa ed inizio a scendere per uscire dal budello. Vengo richiamato più volte per dare indicazioni migliori al SUEM, i muscoli si raffreddano e tirano in malo modo. Decido che scendere ancora è troppo pericoloso, rischio di cappottarmi. Allora risalgo qualche passo e mi appoggio sullo zaino per isolarmi dal freddo, nell'attesa non ho molto da fare, non posso muovermi troppo per guardarmi in giro, le alternative sono:
- pensare al male;
- guardare le nuvole, le guglie, la neve, in breve cazzeggiare...
E così mi faccio un "selfie di lusso", anzi, "lussato". A casa vedo che il risultato è migliore di tutti i rari selfie che mi scatto, oltre a me si vede la Torre del Diavolo e l'omonima forcella, la Cima Ovest di Lavaredo, la torre degli Scarperi, le cime di Rudo nelle nuvole, ...
Selfie di lusso.
Dopo un po' inizio ad avere freddo, ma è sopportabile, il male è ignorabile con difficoltà, ma il tipico rumore di un elicottero mi rassicura, il pilota mi fa i fari per segnalarmi d'avermi visto e quindi sbarca a Misurina alcuni componenti e parte dell'attrezzatura, al ritorno il tecnico di elisoccorso si sporge ed inizia a calarsi, arriva da me, mi rassicura quindi mi fa indossare una imbragatura, si ri-aggancia al cavo e mi solleva, una cosa bellissima, eccetto per la spalla lussata...
Quindi ora... 4 mesi fra tutore, fisioterapia, ed il tempo per riprendere a fare qualcosa di serio.
Probabilmente questo blog non lo aggiornerò con pedalate/sciate/escursioni interessanti per un bel po'.

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