Orgoglio e pregiudizio

Forcella Colfiedo


Il giorno dopo aver preso vento in paradiso, decidiamo di provare a fare una forcella che dovrebbe essere riparata dal vento.
Sapendo che la traversata da Ovest ad Est della forcella non è possibile, decidiamo di variare la parte bassa del percorso, salendo da Gotres e scendendo verso Lerosa e Ra Stua.
La risalita in val di Gotres è sempre affascinante, ed ogni volta faccio una deviazione dalla strada per salire in un secret spot.
Salita nel secret spot verso Lerosa.

Dai pascoli di Lerosa seguiamo le tracce lasciate dai nostri amici il giorno precedente e saliamo a Ra Valbones de fora, e da lì verso la forcella. La nostra salita ha avuto un pregio notevole, fino qua non abbiamo incontrato nessuno!
Michi, Ale, Schena nelle Valbones de fora

Nel vallone vediamo che ci sono già 15 persone che salgono, una è addirittura già in discesa.
Lunga coda di persone davanti a noi.
 Il vento è debole ma viste le temperature si fa comunque sentire, poi, man mano che sale si attenua ed in forcella è assente.

Il gruppi che ci precedono sono molto lenti e si compattano in una lunga serpentina, infatti nell'ultimo tratto gli arriviamo a ridosso e ci chiedono di salire distanziati per scongiurare di scatenare slavine. A nostro avviso il pendio è assolutamente stabile e non ascoltiamo molto il consiglio, per cui uno con la patacca ci redarguisce in malo modo. Siamo quasi in forcella, continuiamo ad ignorare il consiglio, ma arrivati in cima facciamo un rapido cambio pelli e scendiamo per primi.
In questo modo ci "accolliamo" il rischio di verificare che la nostra teoria fosse corretta, ossia che il pendio fosse a prova di bomba... ciò comporta anche essere i primi a poter scegliere una linea di discesa in mezzo a tutta quella sfaria fantasmagorica!
Poi per non dover risalire prendiamo una valletta meravigliosa e facendo slalom fra gli alberi arriviamo in Lerosa e quindi a Ra Stua, dove mangiamo degli ottimi tortelli.
Verso la valletta ai piedi del colle de ra Valbones de inze.


Troppo orgoglio da parte di chi ha seguito uno specifico percorso di studi finalizzato a muoversi in sicurezza in ambiente montano (ossia chi ha la patacca) a non ammettere di aver sopravvalutato il rischio? Troppi pregiudizi nostri sulle conoscenze applicate al territorio da parte di chi ha la patacca ?

Troppo orgoglio da parte nostra a non rispettare consigli da parte di nessuno? Troppi pregiudizi da parte altrui contro chi non ha seguito alcun corso strutturato?

I fatti hanno dato ragione a noi, ma un po' di pregiudizi da parte di entrambi ci sono sicuramente, e sicuramente siamo tutti un po' orgoglioni ;-)

Commenti